Di Ludovico su Domenica, 11 Settembre 2022
Categoria: News

Energia - Come funziona lo scambio sul posto

Scambio sul Posto come funziona
Se hai un impianto fotovoltaico residenziale o se stai pensando di installarne uno, ti sei imbattuto sicuramente nel termine Scambio sul Posto. Proveremo a spiegare nei dettagli questo aspetto chiarendo il funzionamento, la convenienza e il modo di attuarlo attraverso la richiesta al GSE.

Cos’è?
E un tipo di impianto, che permette di immettere nella rete elettrica l’energia superflua prodotta dal proprio impianto fotovoltaico e utilizzare quella della rete nazionale quando se ne ha bisogno.
In definitiva si usa la rete elettrica come strumento di “immagazzinamento virtuale” del surplus di energia prodotta dall’impianto fotovoltaico. Si definisce accumulo virtuale perché, l’energia non viene immagazzinata come si fa con delle batterie, ma viene immessa nel sistema elettrico ad uso di altri per computarla con quella che si consuma dalla stessa rete.

Ruolo del GSE (Gestore Servizi Energetici)
Lo Scambio sul Posto, viene autorizzato e gestito dal GSE, che ne concede i benefici ai richiedenti possessori di un impianto per la produzione di energia elettrica, connesso alla rete nazionale in unico punto.

Come funziona praticamente
Con l’impianto in produzione, l’energia che non viene utilizzata, è immessa in rete dopo essere passata dal contatore di scambio che calcola i kWh immessi nella rete pubblica.
Al contrario, di notte o in giornate particolarmente nuvolose, in cui l’impianto non produce energia sufficiente per le normali esigenze, il sistema preleva energia dalla rete pubblica, che verrà conteggiata nella normale bolletta di consumo, dando adito ad un normale computo economico in base al costo dell’energia del momento. Compensata in parte con un rimboro del GSE in misura dell’energia immessa.

Esempio di scambio sul posto
Qui di seguito una esemplificazione utile a comprendere meglio il concetto di Scambio sul Posto.

Presupponendo che:


In conseguenza si avrà che:

Il computo finale di energia immessa nella rete nazionale, quindi risulta di 4800 kWh. Di questi, 2800 kWh vengono prelevati di nuovo dalla rete e verranno computati in bolletta a tariffa piena (Circa 0,28€/kWh). Gli stessi saranno oggetto di un rimborso (circa 0,12 €/kWh) da parte del GSE.

L'eccedenza, di 2000 kWh immessi in rete e non utilizzati, verrà rimborsata con una tariffa di circa 0,06 €/kWh. 

* I costi dell’energia riportati sono riferiti a quelli praticati nel momento di scrittura dell’articolo. Gli stessi possono essere soggetti a variazione.

Chi può accedere a questo servizio?
Possono accedere a questo servizio due tipi di clienti finali:

Va sottolineato che i clienti che hanno usufruito dell Superbonus 110 non possono richiedere questo servizio.

Come richiedere lo Scambio sul Posto
Se possiedi un impianto fotovoltaico domestico che produce al massimo 20 kWh puoi aderire al servizio di Scambio sul Posto in due modi:

Lo Scambio sul Posto conviene? 
Lo Scambio sul Posto conviene quando l’energia prelevata dalla rete è pressoché simile ai kWh immessi nella rete. A differenza di una batteria con accumulo, lo scambio sul posto non richiede alcun lavoro di installazione, non occupa spazio in casa e non richiede nessuna manutenzione.

Tuttavia, considerando la convenienza sul lungo termine, un impianto fotovoltaico con accumulo risulta più conveniente dello Scambio sul Posto. Questo è dovuto dal fatto che, quando si parla di Scambio sul Posto, il costo dell’energia prelevata è maggiore rispetto alla tariffa pagata per l’energia immessa nella rete.